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Colombine

Questa maschera è stata creata appositamente da Pierangelo Summa in occasione de El retablillo de Don Cristóbal di Federico Garcia Lorca, negli anni 2000, in Francia. È stato ideato per l'attrice che interpretava il personaggio di Doña Rosita. I lineamenti del suo "volto" ricordano fortemente quelli che si potrebbero attribuire al personaggio "tradizionale" di Colombina, giovane serva/amante della Commedia dell'Arte, di cui sono spesso innamorati il ​​vecchio Dottore o Pantalone ad esempio, e che pertanto gioca per ottenere ciò di cui ha bisogno, per poi vendicarsi dei suoi padroni irrispettosi. Nella commedia di Garcia Lorca, Doña Rosita, la moglie (insoddisfatta!) di Don Cristobal, cerca di emanciparsi dalla sua situazione (che le viene quasi imposta), incontrando segretamente, di notte, alcuni amanti. Una maschera dai lineamenti leggeri, con occhi quasi felini, la cui forma sotto il naso evoca una bocca angolosa e dispettosa. Ha qualcosa in comune anche con Pedrolino, in quanto il naso all'insù evoca un carattere sognante, innocente, quasi ingenuo. Nota interessante da non trascurare: tradizionalmente, le donne - che a partire dal XVI secolo salivano in scena con i Commedianti dell'Arte (cosa inusuale se non del tutto nuova e d'avanguardia nel mondo del teatro), interpretando personaggi  e caratteri“femminili” (ad esempio, appunto, Colombina) – di solito non indossavano maschere (forse proprio per affermare la loro presenza). Apparentemente quindi non esisteva, storicamente e in senso stretto, una “maschera” di Colombina.

Pierangelo Summa, a cura di Robin Summa, La maschera è libertà, Storia di un'insurrezione teatrale. Vol. 1: le origini della Commedia dell'Arte e qualche suo personaggio, Il Quaderno Edizioni. Tous droits réservés. 

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